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Foggia

Foggia, capoluogo della Capitanata dal 1806, è una provincia composta da 64 comuni e circa 700.000 abitanti. La cittadina è situata nel cuore del Tavoliere delle Puglie, nella più grande pianura del centro sud italia, tra il torrente Celone e il fiume Cervaro.
È tradizione popolare considerare la città di Foggia sita all'interno di una conca, invece la città sorge a ben 76 metri sul livello del mare. Tale tradizione è stata sempre avvalorata dal fatto che la zona è ricca di fosse granaie che hanno dato il nome alla città "Fovea" (fossa) trasformato negli anni fino a giungere al nome Foggia. Nella provincia possiamo ricordare Cerignola e San Severo centri agricoli e vinicoli, Margherita di Savoia centro balneare e le Isole Tremiti. Il periodo favorevole per visitare la zona è l'estate, per i colori del Tavoliere e per le spiagge garganiche illuminate dal sole estivo.

Cenni storici

Deriva dal latino fovea "fossa", col significato di fossa per la conservazione del grano.
Gli abitanti si chiamano Foggiani. Il nome della città fu usato probabilmente dopo il Mille (1089), per indicare le grandi cisterne (dal latino foveae) nelle quali si riponeva il frumento. Nel 1223 Federico II fece costruire il Palazzo Imperiale, confermando l'importanza amministrativa della città per l'intera Capitanata. Con gli Angioini diventò importante per i commerci. Carlo I d'Angiò vi fece costruire la sua nuova reggia. Predilesse la città tanto da farvi celebrare le nozze della figlia Beatrice, e qui, infine, volle vivere gli ultimi anni della sua esistenza.
Nel 1456 si ebbe il primo grave terremoto che la storia della Puglia documenti e che devastò l'intero territorio. Nel Cinquecento fu teatro della guerra franco-spagnola schierandosi con questi ultimi, e nel marzo 1528 subì il saccheggio dei Francesi del generale Lautrec, che la ridussero a un migliaio di abitanti. Nel 1731, un altro rovinoso terremoto (ve ne erano stati due, nel 1534 e nel 1627) distrusse un terzo delle abitazioni. Nel 1806, sotto la dominazione napoleonica, la città fu nominata "Capitale della provincia di Capitanata" e vi fu insediata la Prefettura; quarantanove anni dopo divenne anche sede vescovile, distaccandosi da Troia. Con l'Unità (1861) la città riprese slancio economico e sociale, iniziarono le grandi opere infrastrutturali e, con l'abolizione della Dogana avvenuta nel 1865, cominciò il recupero delle terre finalmente sottratte al pascolo. Con la seconda guerra mondiale la città, che fin dal secolo precedente (1864-1870) era diventata un importante nodo stradale e ferroviario tra la Puglia e l'Italia centrale e settentrionale, doveva subire la grave disastrosa ferita dei ripetuti bombardamenti aerei del 1943. La nuova città è stata poi ricostruita quasi interamente partendo dai resti del centro antico e della struttura urbana ottocentesca. Con le bonifiche e le trasformazioni agricole del Tavoliere, la città ha accresciuto la sua importanza economica e il suo sviluppo urbanistico e demografico.


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