Loading...

Ruvo di Puglia

Il territorio di Ruvo di Puglia è inserito nel "Parco dell'Alta Murgia" e presenta le caratteristiche tipiche del paesaggio carsico pugliese: doline, valli carsiche o "lame", tra le quali si ricorda il corso superiore della Lama Balice, oltre a gravi e grotte, tra cui la "Grave della Ferratella", che è la più profonda della regione, e l' "Abisso di Notarvincenzo". L'agro di Ruvo con i suoi vigneti, oliveti e seminativi è uno dei più estesi della terra di Bari. Di notevole interesse la macchia boschiva con numerosi alberi di quercia roverella (Quercus pubescens) e un ben nutrito sottobosco.

Cenni storici
Il toponimo deriva dal latino rupes (= roccia, pietra). Il determinante 'Puglia' deriva dal latino Apulia, originato a sua volta dall'etnico Apuli, che sembra un adattamento fonetico di Iapudes (o Iapigi) da una base arcaica "jap" che indicherebbe i popoli provenienti dall'altra sponda dell'Adriatico. Gli abitanti si chiamano Ruvesi.
Ruvo di Puglia, attivo e florido centro, ha origini antichissime, infatti i primi reperti risalgono al IX secolo a.C. Nel III secolo a.C. la città di Ruvo intrattenne scambi commerciali e culturali con la Magna Grecia, l'Etruria e la Grecia. Durante l'impero romano fù prima stazione militare e poi municipium. Alla sua caduta conobbe le dominazioni bizantina, saracena e normanna. Fu in seguito unita alla contea di Conversano. Dopo gli aragonesi e i francesi fu nelle mani dei conti Carafa e ottenne la libertà nel 1806.


richiedi Informazioni


Ho letto e accetto le condizioni dell'informativa sulla PRIVACY
i campi contrassegnati sono obbligatori

Mappa